Con un articolo pubblicato sul Sussidiario.net il 15.5.2020, l’avv. Cesare Pozzoli commenta la proroga del blocco dei licenziamenti disposta dal Decreto Rilancio (pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 19.5.2020).
Viene esteso da due a cinque mesi il termine entro il quale sono vietati i licenziamenti collettivi e i licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo ai sensi dell’art. 3 L. 604/1966 e sono sospese le procedure in corso di licenziamento collettivo e individuale per giustificato motivo oggettivo. Il datore di lavoro che nel periodo dal 23 febbraio 2020 al 17 marzo 2020 abbia proceduto ad un licenziamento per giustificato motivo oggettivo può revocare “in ogni tempo” il recesso purchè faccia contestuale richiesta di CIG dalla data in cui abbia avuto efficacia il licenziamento. Ne consegue il ripristino del rapporto di lavoro senza oneri né sanzioni per il datore di lavoro.
Parole che fanno discutere, norme che sollevano ancora incertezze.
L’avv. Pozzoli fa notare che ancora una volta non è ben chiaro il campo di applicazione della norma: disposizione che preclude i licenziamenti tout court o circoscritta al campo di applicazione previsto dalla L. 604/1966? Cosa succede in caso di recesso durante il periodo di prova, scadenza del contratto a termine, superamento del periodo di comporto, licenziamento per impossibilità sopravvenuta alla mansione?
Queste sono solo alcune delle domande e delle tematiche a cui l’avv. Pozzoli cerca di dare voce e risposta sulla base di un disorientamento normativo che non aiuta.
Spunti di riflessione sorgono anche in tema di costituzionalità della norma dal momento che una proroga ulteriore al blocco dei licenziamenti mina la libertà di iniziativa economica prevista dall’art 41 della nostra Costituzione.
L’auspicio dell’avv. Pozzoli è che si possa realmente sostenere l’iniziativa e la voglia di ripresa economica da parte di molte aziende slegandole da quei vincoli burocratici e adottando strumenti realisticamente efficaci per l’intero impianto produttivo, sempre più costretto ad un volere vincolistico e dirigistico.