La sentenza contrasta con una precedente decisione del Tribunale di Roma che sosteneva che i dirigenti fossero esclusi dal “blocco” in base all’articolo 10 della legge n. 604/1966. Alcuni giudici di primo grado tra cui il Tribunale di Milano si erano pronunciati in favore dell’applicabilità del “blocco” ai dirigenti, sostenendo che le conseguenze economiche della pandemia non dovrebbero portare alla perdita immediata dei posti di lavoro, anche per i dipendenti apicali.
Altri tribunali, come il Tribunale di Trieste, hanno sostenuto l’esclusione dei dirigenti dal “blocco” sulla base delle disposizioni normative e della mancanza di ammortizzatori sociali per i dirigenti.
La questione rimane controversa e, pertanto, i licenziamenti dei dirigenti nel periodo compreso tra marzo 2020 e ottobre 2021 sono ancora incerti.
Pertanto, le cause riguardanti i licenziamenti dei dirigenti nel periodo compreso tra marzo 2020 e ottobre 2021 sono ancora di esito incerto fintanto che non si pronuncerà la Corte di Cassazione che nei prossimi mesi dovrà scrutinare almeno due sentenze di appello sulla materia.