Il rito Fornero, introdotto nel 2012, prevedeva un procedimento accelerato per le controversie in materia di licenziamento. Tuttavia, il sistema di quattro gradi e/o fasi di giudizio e le interpretazioni giurisprudenziali contrastanti hanno reso il processo complicato e inefficace.
La Riforma Cartabia abroga il rito Fornero e introduce un nuovo articolo nel Codice di procedura civile denominato “controversie in materia di licenziamento“. Secondo le nuove disposizioni, queste cause hanno carattere prioritario e devono essere programmate in udienze dedicate. Il giudice può ridurre i termini del procedimento e decide se trattare congiuntamente le richieste di reintegrazione e le domande connesse.
La negoziazione assistita, precedentemente esclusa per le controversie di lavoro, ora può essere utilizzata per risolvere transattivamente anche dette vertenze. Le parti possono avvalersi dell’assistenza di avvocati e, se lo desiderano, di un consulente del lavoro. La negoziazione assistita non è obbligatoria ma offre una possibilità importante, senza essere una condizione preliminare per un ricorso giudiziario.
La Riforma Cartabia sembra andare nella giusta direzione, in quanto abroga un sistema processuale complesso e incerto. Tuttavia, sarà necessario valutare la sua efficacia e le implicazioni attraverso la successiva verifica giurisprudenziale.